🛡️ La Privacy dei Minori: un Bene Fragile nell’Era della Sorveglianza
La tutela della privacy dei minori costituisce una delle questioni più delicate e urgenti del nostro tempo. In un mondo dove ogni interazione digitale lascia tracce, i bambini e gli adolescenti si ritrovano spesso esposti a un’osservazione continua che, ben lungi dall’essere neutra, plasma le loro opportunità, i loro desideri e perfino la percezione di sé.
🎓 Quando la sorveglianza orienta il futuro
Immaginiamo due scenari opposti:
- a un giovane vengono proposte università di prestigio, percorsi accademici e contenuti formativi elevati;
- a un altro vengono mostrati YouTuber improvvisati, vite patinate di successo immediato e scorciatoie illusorie.
Questi percorsi non sono casuali: derivano spesso da algoritmi che elaborano anni di dati per attribuire un indice di rischio, influenzando la narrativa che i minori ricevono su ciò che “dovrebbero” diventare.
Così, un bambino non viene semplicemente intrattenuto o supportato: viene indirizzato, quasi allevato da una logica algoritmica che anticipa e manipola i suoi comportamenti.
👁️ La sorveglianza scolastica: una normalità inquietante
Come osserva Francesco Simoncelli, un recente studio ha evidenziato una pratica poco nota ma diffusissima:
“La stragrande maggioranza delle aziende che le scuole assumono per sorvegliare gli studenti durante la navigazione online, in realtà li monitora 24 ore su 24, 7 giorni su 7, utilizzando dispositivi forniti dalle scuole stesse. Il 29% di queste aziende genera punteggi di rischio basati sul comportamento online degli studenti.”
Secondo il Center for Democracy and Technology, nel 2023:
“Il monitoraggio delle attività studentesche continua a danneggiare molti degli studenti che afferma di aiutare: azioni disciplinari, umiliazioni pubbliche e contatti con le forze dell’ordine sono ancora conseguenze regolari della sorveglianza digitale.”
Questa sorveglianza, spesso introdotta con la promessa di sicurezza, rischia di:
- creare un clima di perenne sospetto;
- imporre etichette digitali difficili da scrollarsi di dosso;
- generare autocensura precoce, inibendo la creatività e la spontaneità.
🧠 Crescita identitaria e libertà cognitiva
L’infanzia e l’adolescenza sono fasi in cui l’identità è ancora fluida, esplorativa. Studi neuroscientifici mostrano che la percezione di essere costantemente osservati:
- amplifica l’ansia da prestazione;
- riduce la propensione al rischio positivo (quello dell’esplorazione, dell’invenzione);
- incentiva il conformismo comportamentale.
In altre parole, la sorveglianza soffoca proprio ciò che rende un giovane libero di diventare se stesso.
⚖️ Un dovere etico collettivo
Proteggere la privacy dei minori significa difendere:
- la loro autonomia futura;
- il diritto a un errore non registrato per sempre;
- la possibilità di un domani non predeterminato da un algoritmo.
Non si tratta di tecnofobia, ma di equilibrio:
la tecnologia deve essere uno strumento, non un custode onnisciente.